Questo è il mio segreto: la Croce!

Audio del Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8,34-9,1
 
In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro:
«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».

Audio della riflessione

Si fa tanto parlare in giro di un romanzo che tutti devono leggere pena il sentirsi tagliati fuori dalla cultura. La tecnica persuasiva del commercio è tale oggi che bisogna assolutamente far parte del coro, altrimenti non ci sentiamo umani. Ebbene in questo romanzo si parla tanto di un segreto della vita di Gesù, che sarebbe risolutivo di tanti dubbi. In un mondo sessista come il nostro in che cosa volete che consista il segreto? in una relazione d’amore con la Maddalena. E tutti a crederci dopo anni di catechismo, di ascolto dei vangeli, tutti a credere a un romanzo che proprio perché tale è fatto da fiction, da finzioni, da fantasie.

Invece sapete quale è il grande segreto di Gesù e che anche gli apostoli stentavano a capire perché era duro da vivere e da seguire? È un segreto cui si sono opposti con tutte le loro forze, compreso il tradimento e la fuga. È il segreto della croce. “Se qualcuno vuol venire dietro a me prenda ogni giorno la sua croce e mi segua”. Noi oggi lo leggiamo tranquillamente nel vangelo, ma ci sono state non poche contrapposizioni anche dure tra Gesù e i suoi intimi. Non è possibile che tu che sei così potente debba soffrire. Noi ti seguiamo perché tu hai il potere di guarire, di alleviare e distruggere la sofferenza, tu ci tiri fuori dai guai, ci moltiplichi i pani, ci dai potere sui demoni, ci fai trovare le reti piene di pesci dopo notti di lavoro frustrante e inutile.

Quando lo vedranno in croce non capiranno più. Ma come è potuto accadere questo? Certo è un incidente che non aveva previsto, è stato troppo ingenuo, doveva aprire di più gli occhi. E sì che glielo avevamo detto.

Invece la strada della croce è la strada obbligato del cristiano. La risurrezione è il punto culminante e finale, ma la risurrezione avviene dopo una morte. Allora le nostre sofferenze sono importanti, non sono belle in sé stesse, ma sono importanti perché possiamo attraverso di esse vedere oltre. Il cristiano non è contento della croce, ma è attratto dall’amore che c’è su quella croce, da quella speranza che esplode, a partire da quel dolore affidato a Dio. E questa speranza la nutro ancora di più in quest’anno giubilare.