Natale: l’ottavo verbo della visione del mondo che ha Maria: Gesù

Audio del Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,1-18
 
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Audio della riflessione

Maria, la Madre di Gesù è stata al centro di quest’ultima settimana di attesa, lei lo aveva in grembo il Figlio di Dio, aveva una visione di mondo  molto bella e decisa, molto rivoluzionaria rispetto a certi nostri sentimentalismi; sette verbi ne caratterizzano la visione della realtà,  della storia, di quello che capita: Maria non è distratta, chiusa nel suo piccolo mondo di relazioni paesane, non è nata con la testa piegata come si vorrebbe che fossero tutti coloro che credono in Dio e lo pregano, ma si è fatta una coscienza profonda del futuro del suo popolo e legge in Dio il piano che da sempre sta cambiando l’umanità e che oggi, con la nascita al mondo di Gesù, diventa ancora più vero e definitivo. Descrive con sette verbi le azioni di Dio che raddrizzano le nostre deviazioni umane.

Ha spiegato la potenza del suo braccio; ha fatto vedere a chi pretende di avere in mano la vita del mondo che Lui è il Signore, che Dio è forza invincibile, che tiene in mano le sorti del mondo.

Ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore e allora chi pensava di comandare sempre, di opprimere, di decidere delle sorti degli altri si è trovato confuso, inaspettatamente, gli è crollato il mondo davanti, ha dovuto cambiare il modo di pensarsi.

Ha rovesciato i potenti dai troni, ne è conseguito che chi credeva di avere in mano il mondo, di stare tranquillo ad opprimere, è stato sbalzato dal suo scranno, ha perso tutte le elezioni, anche quelle truccate.

Ha innalzato gli umili, i poveracci si sono trovati a prendersi in mano con dignità la propria vita, a camminare diritti senza paura di nessuno.

Ha ricolmato di beni gli affamati, chi viveva di stenti e non poteva andare al supermercato, se non a rubare, ha avuto il necessario, non è stato costretto a mangiare quello che avanzava ai porci, perché l’ha invitato ogni giorno a casa sua.

Ha rimandato i ricchi a mani vuote, sono andate in fallimento tutte le banche, chi riteneva di spostare capitali si è trovato a raccogliere carta straccia, i lingotti d’oro sono stati erosi da acidi potenti e non sono nemmeno polvere.

Ha soccorso Israele suo servo, la comunità che lo aspettava, che ogni giorno lo prega, che pone la sua fiducia in Lui, che lo conosce come Padre ha il suo pane quotidiano, ha leggi capaci di pace e di sicurezza, costruisce ponti e non muri. A questi verbi ne manca uno importantissimo. Infatti, come può avvenire tutto questo? come si realizzano tutti i verbi del magnificat? Chi può avere in mano il mondo, la vita di tutti? Chi può avere un amore che sconvolge e realizza tutti i verbi della presenza di Dio?

Il vangelo di oggi dice: il verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Gesù è il verbo, l’ultimo verbo che dà consistenza a tutti gli altri. La Parola definitiva di Dio che si fa vedere oggi in quel bambino. Solo così può sconvolgere le nostre vite, cambiare le nostre logiche. Non è una parola magica, un verbo magico, ma la parola che si fa carne, che diventa piccolo e che ci dona nuovi occhi per vedere il mondo e per vivere in pace, che decide di abitare i nostri giorni, i nostri orrori, le nostre cattiverie, le nostre fragili speranze e i gracili amori. Ma Lui, Gesù, li fa suoi, purifica i peccati ed esalta le tracce di bene che siamo capaci di compiere, appoggia le nostre croci alla sua e ci trascina alla risurrezione. Saremo capaci di fare posto a questo verbo, a questa nuova intelligenza e saggezza, a questo Figlio di Dio? Siamo qui a tentare di fargli un vero posto nella nostra fede e nella nostra vita quotidiana.