Chi sono io per te e per voi cristiani di oggi?

Audio del Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9, 18-22)

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Audio della riflessione

Siamo sempre tutti in cerca di sapere chi siamo per le persone che vivono con noi. E siamo sempre in cerca di conferme. Il papà in casa non sa più chi è per i figli, la donna vorrebbe sapere chi è per l’uomo e per la società, la ragazza si domanda chi è per il suo ragazzo. I giovani vogliono sapere che cosa contano per gli adulti e gli adulti vogliono sentirsi dire dai giovani chi rappresentano per loro, se dei matusa, dei soprammobili, gente che è inutile coinvolgere tanto non capirebbero mai! O forse ancora compagni di strada, maestri di vita. Anche Gesù domanda ai suoi discepoli: la gente chi dice che io sia? Chiede anche lui conferme perché si sente insicuro?

Gli apostoli credono che sia un sondaggio innocuo e si lanciamo a dare percentuali: al primo posto ti vedono come il Battista, al secondo Elia, a seguire un po’ tutti i profeti… Sai, la gente si lascia impressionare da quel che fai, da quel che dici. Sono rimasti molto scossi quando hai affrontato con decisione i farisei, quando le hai cantate chiare riguardo alle tasse ai rappresentanti del governo, quando hai messo a tacere chi ti rimproverava che non eri ligio al sabato… Ma Gesù non sta cercando audience, non ha bisogno di conferme, non dipende dai sondaggi di opinione, vuole sapere se i suoi discepoli hanno scandagliato nella sua vita e l’hanno conosciuto per il Figlio di Dio che Lui è.

“Come faranno ad affrontare tutte le sofferenze che dovranno patire in mio nome se mi ritengono un guaritore, se mi dipingono come un uomo interessante, un buon amico? chi darà loro la forza di donare la vita per il Regno di Dio? Chi annunceranno al mondo, che ha sete di infinito? Un altro sforzo titanico non riuscito per vincere il male o l’amore di Dio, mio Padre fatto carne, fatto vita piena per tutti? “E voi, chi dite che io sia? È Pietro che ha intuito tutto, che ha ricevuto in dono da Dio di capire Gesù fino in fondo: dice: Tu sei colui che aspettiamo da sempre, il Cristo, il Figlio di Dio.

A noi oggi e tutti i giorni è rivolta questa semplice domanda da Gesù: Chi sono io per te? Hai deciso di ascoltare la mia parola? Non ti dice ancora niente la mia morte in croce? Conosci il vangelo che ho scritto con la mia vita, con la mia morte e soprattutto nei cuori di ogni persona con la mia risurrezione?

So che vorresti vedermi, ma sappi che sono in un pezzo di pane, in un bicchiere di vino che puoi sempre mangiare e bere e nella Parola di Dio.